domenica 5 giugno 2011

notturne

17/05

siamo sfuggenti e incastrati in bulbi trasparenti
e infrangibili
riusciamo ancora a toccarci
tu dici, tu credi
il tocco
ci separa la necessità di averlo
si sentirlo e scivolarci dentro
un guizzo su una pagina
e potremmo camminarci su e
lasciare piccoli segni di poca importanza
siamo sfuggenti e siamo incastrati
squadrati sussurrati in un mondo
che in un modo o nell’altro
costringe negli angoli
ci stringe in cordoni
nei tempi affogati di luci e nebbia
fitta sfumata di rosso.
Bucarest
(geometrie anticonvenzionali
a calcolare i nostri perimetri
antisimmetrici
antigeometrici)



19/05

non soffro più la tua assenza
che se fosse presenza
sarebbe riempire un sacco con due bocche
e nessun fondo
non soffro più alcuna assenza
che se ne soffrissi
non avrei più parole
che se le pronunciassi mi
ingoierebbero viva

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